3 Ottobre 2020
Il pavimento pelvico in ambito andrologico
autore Dott. Andrea Delbarba
Per disfunzione del pavimento pelvico si intende l’ipercontrattilità muscolare o il mancato rilassamento muscolare dei fasci che sostengono gli organi addominopelvici, su base multifattoriale organica/psicogena a carattere bidirezionale. In particolare, il pavimento pelvico è costituito da fasci muscolari pubococcigei (posti tra il pube e il coccige) che sostengono la vescica, gli organi riproduttivi e il retto contribuendo attivamente alla loro funzione [1]. L’alterata contrattilità del pavimento pelvico può pertanto compromettere la funzione degli organi pelvici da esso sostenuti, contribuendo all’insorgenza di un alterato controllo volontario della minzione, con sintomi da discomfort urinario, rischio di prolasso rettale, colon irritabile e disfunzione degli organi riproduttivi. Nell’ambito sessuale riproduttivo, la disfunzione del pavimento pelvico si può associare a sintomi sia da disfunzione sessuale femminile (dolore pelvico cronico, dispareunia) che maschile (eiaculazione precoce, disfunzione erettile, eiaculazione dolorosa) [2][3]. Pertanto, in tale contesto, la rieducazione funzionale del pavimento pelvico può rappresentare un utile supporto terapeutico.
In ambito andrologico, gli esercizi del pavimento pelvico trovano la principale indicazione come terapia di supporto nel trattamento dell’eiaculazione precoce (EP, che è “una persistente e ricorrente insorgenza dell’eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante o subito dopo la penetrazione, e prima che il soggetto lo desideri, con un indicativo tempo di latenza eiaculatorio intra-vaginale inferiore a 1-2 minuti”) [4,5]. Tuttavia, non solo l’EP ma anche la disfunzione erettile e la eiaculazione dolorosa possono beneficiare di questi esercizi di rieducazione funzionale [6]. Gli esercizi più utilizzati sono quelli di Kegel che a mio parere dovrebbero essere proposti nei pazienti che non solo hanno sintomatologia suggestiva di discomfort pelvico (in particolare EP), ma che abbiano anche una dissinergia muscolare pelvica documentata con metodiche adeguate.
Per eseguire correttamente gli esercizi di Kegel è necessario essere guidati da professionisti formati sotto precisa indicazione medica. Innanzitutto, è necessario imparare a contrarre consapevolmente i muscoli pubococcigei. Fatto questo passaggio, ecco che potremo costruire il modello di esercizi di rieducazione funzionale più idoneo per ogni paziente. Orientativamente il programma di esercizi segue il seguente schema (che poi viene modificato di volta in volta in base alla necessità del paziente):
- punto 1: contrarre lentamente i muscoli pubococcigei per 5 secondi, e successivamente rilasciarli per 5 secondi, ripetendo 5 volte questo esercizio;
- punto 2: contrarre i muscoli pubococcigei per 5 volte, il più velocemente possibile;
- punto 3: nella stessa sessione di esercizio svolgere sia gli esercizi del punto 1 sia del punto 2, alternando cicli di contrazione lenta (5 secondi di contrazione, seguiti da 5 secondi di rilascio) e successivamente cicli di contrazione veloce (5 contrazioni in successione);
- punto 4: effettuare gli esercizi ogni giorno, con almeno 3 (o ancora meglio 5) sessioni al giorno.
BIBLIOGRAFIA
[1] Eickmeyer SM. Anatomy and Physiology of the Pelvic Floor. Phys Med Rehabil Clin N Am. 28 (2017) 455–460
[2] Padoa A et al. The Overactive Pelvic Floor (OPF) and Sexual Dysfunction. Pathophysiology of OPF and Its Impact on the Sexual Response. Sex Med Rev. 2020
[3] Padoa A et al. The Overactive Pelvic Floor (OPF) and Sexual Dysfunction. Evaluation and Treatment of Sexual Dysfunction in OPF Patients. Sex Med Rev. 2020
[4] Tratto da SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità). Eiaculazione Precoce: l’assessment andro-psicologico
[5] Althof SE et al. An Update of the International Society of Sexual Medicine’s Guidelines for the Diagnosis and Treatment of Premature Ejaculation. Sex Med. 2014
[6] Dorey G et al. Randomised controlled trial of pelvic floor muscle exercises and manometric biofeedback for erectile dysfunction. British Journal General Practice. 2004. 54, 819-825