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30 Giugno 2018

Scienza e OMS alleati dei transgender!

autore Dott. Andrea Delbarba

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha recentemente pubblicato l’undicesima edizione dell’International Classification of Diseases (ICD11) dopo più di 10 anni di lavoro. La nuova edizione, per la prima volta in formato completamente elettronico, sarà presentata durante l’Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio 2019 ed entrerà in vigore indicativamente nel gennaio 2022, lasciando ai paesi il tempo necessario per preparare le traduzioni e formare gli operatori.
Ciò che mi preme segnalare è che l’OMS ha rimosso la transessualità dalla categoria dei disordini mentali inserendola in una sezione tutta dedicata alla sessualità e denominata “Condizioni di salute sessuale”. La posizione dell’OMS è chiara: la disforia di genere non ha radici psichiatriche. Come si dice in questi casi “il re è nudo”! La rivoluzione culturale finalizzata alla demolizione della stigmatizzazione delle persone transgender può finalmente compiersi. L’ambizione, conclude sempre l’OMS, è quella di migliore l’accettazione sociale degli individui e, a cascata, a migliorarne l’accesso alle cure perché riduce la disapprovazione sociale.
Avanti tutta.

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